Abbiamo sviluppato a banco prova potenza la rimappatura della centralina Fiat 500 1.3 Mjd Dpf 95. La mappatura si effettua dalla presa diagnosi in seriale senza smontare nulla.
Ubicazione centraline
Abbiamo sviluppato la mappatura del BMW Serie 3 E90-E91 320d DPF 163 CV. La rimappatura della centralina si effettua dalla presa diagnosi in seriale senza smontare nulla.
Eliminazione della gestione del filtro antiparticolato dalla centralina originale per risolvere i problemi causati da questo dispositivo.
La rimozione del FAP-DPF da centralina consiste in una modifica del file presente all’interno della centralina motore, mediante la quale vengono eliminati il controllo e la gestione del filtro antiparticolato.
Questa operazione – in molti casi è un’alternativa all’emulatore di FAP-DPF- permette di risolvere i problemi causati dal filtro antiparticolato, come ad esempio rigenerazioni frequenti, consumi eccessivi, usura dell’olio, auto in recovery(prestazione ridotte), accensione di spie avaria e alti costi di gestione.
La rimappatura della centralina permette di ottenere un maggiore incremento di potenza, di coppia massima ed una migliore qualità di erogazione.
L’intervento eseguito assicura una migliore erogazione della potenza del motore lungo tutto il suo arco di funzionamento, in modo particolare viene incrementata la coppia motrice permettendo di eliminare incertezze di erogazione in fase di ripresa.
La rimappatura della centralina può essere effettuata sia in
modo tradizionale, che prevede l’apertura della centralina e il relativo distacco dell’eprom, o in modo seriale che permette di utilizzare la presa diagnosi OBD. In questo modo è possibile riprogrammare la centralina elettronica senza aprirla o manometterla e di conseguenza senza lasciare tracce che andrebbero a pregiudicare la garanzia della vettura.
La rimappatura della centralina permette quindi di tarare l’erogazione del motore su specifiche esigenze e stili di guida del cliente, consentendo anche un minor consumo di carburante. Sui turbodiesel in particolare modo è dimostrato che un incremento della curva di coppia si accompagna sempre ad un notevole risparmio di carburante valutabile mediamente in circa il 10% (a parità di prestazioni). E questo miglioramento verrà apprezzato già al primo rifornimento.
Tutto ciò è possibile in quanto le case costruttrici per seguire le proprie politiche commerciali non ottimizzano i loro propulsori lasciando un buon margine di intervento (circa il 30% sui moderni turbodiesel, il 20% sui turbo benzina, il 5-10% sugli aspirati). Di conseguenza la rimappatura della centralina non causa nessun genere di guasti meccanici perchè gli interventi vengono calibrati sui vari propulsori restando abbondantemente dentro i limiti di affidabilità.
In tutti i nostri interventi di rimappatura è sempre possibile ripristinare la versione originale in quanto Il Software originale della vostra vettura viene salvato e memorizzato su hard disk. In qualsiasi momento è possibile richiedere il ripristino alla versione originale GRATUITAMENTE in modo da poter riportare la vettura nelle condizioni originali.
Non si tratta di un semplice filtro bensì di un sistema applicato sui motori diesel che, rispetto ai motori benzina, presentano il ben noto problema delle polveri sottili (PM10). Nel sistema FAP le emissioni sono filtrate, raccolte e infine bruciate a 450° ogni 300/500km, liberando il catalizzatore, nel momento in cui l’automobile supera una determinata velocità di crociera per un certo numero di km, senza altro intervento da parte del guidatore che l’aumento della velocità .
Il filtro è inserito sullo scarico dei motori e trattiene, per poi bruciare in seguito, le particelle solide (PM10) presenti nei gas di scarico. Per intenderci, si tratta del nero fumo che si vede uscire dai tubi di scarico delle auto a gasolio durante la fase di accelerazione.
Per funzionare il Fap ha bisogno che il gasolio sia additivato prima della combustione, cioè che ad esso sia aggiunta una sostanza chimica chiamata cerina (ossido di cerio; il cerio è un elemento metallico, di colore argenteo, usato anche nella produzione di alcune leghe di alluminio e nella produzione di acciai), o Eolys o come piace alle varie case che montano diesel Peugeot che permette la “cattura” da parte del FAP del particolato; inoltre la cerina è in grado di abbassare la temperatura a cui il particolato stesso può essere distrutto. Detta Cerina è contenuta in un serbatoio a parte, di circa 5 litri sufficienti per 80.000/120.000 Km. Al momento dell’apertura dello sportellino serbatoio-gasolio si attiva una procedura che misura il combustibile immesso nel serbatoio e calcola la quantità di Cerina da aggiungere al gasolio nel serbatoio.
Durante il funzionamento la cerina si accumula insieme al particolato e al momento in cui l’apposito sistema di misurazione rileva che la differenza di pressione tra ingresso e uscita filtro ha raggiunto il minimo consentito si attiva la procedura di combustione del particolato.
La Ecu inizia ad iniettare gasolio nel cilindro e con delle post iniezioni——-
iniezione gasolio per bruciatura fap
mentre viene chiesto al guidatore di portare il motore ad una certa velocità per la durata della rigenerazione, cioè finché si spegne l’apposita spia sul quadro, la temperatura all’interno del filtro sale fino ai 450° e la fuliggine di particolato brucia, la cerina incombustibile di accumula in apposito filtro sostituibile, spegnimento spia, fine rigenerazione.
Il DPF
Dato che il procedimento con la Cerina è brevettato le altre case hanno sviluppato un procedimento leggermente diverso, ma con lo stesso fine, con una temperatura più alta, 650° grosso modo. E alla fine dovrebbero essere tutti felici e contenti. All’interno sia Fap che dpf sono, più o meno, simili
Interno Fap
sono infatti costituiti da un involucro tubolare in acciaio inox con all’interno o una rete particolare o una serie di tubicini o lamelle; il risultato è sempre lo stesso: fermare i pm10, sempre con post iniezioni; stesso fine insomma. Sempre un percorso di X km da percorrere a velocità più sostenuta rispetto al Fap, finché si spegne la spia della rigenerazione sul quadro pilotata dai sensori di pressione in ingresso e uscita del Dpf. Apparentemente più semplice rispetto al Fap, ma con più problemi stante la temperatura maggiore di rigenerazione dovuta alla mancanza di cerina.
E adesso passiamo alle note dolenti, che, secondo me, sono il grosso.
Iniziamo col dire che se usate l’auto prevalentemente in città è meglio che NON compriate un diesel col Fap/Dpf, perché se è vero che potrete circolare in inverno, quando gli altri sono fermi, è anche vero che andate incontro a dei problemi e a delle spese che TUTTI i venditori di qualunque casa automobilistica si guardano bene dal dirvi al momento dell’acquisto.
Innanzitutto quando scatta la procedura di rigenerazione del filtro DOVETE portare l’auto a 60/90 km/h per tutto il tempo che dura l’operazione (sono proprio curioso di vedere dove potete raggiungere una simile velocità dentro Milano o Roma o Napoli per tutto il tempo che vi occorre), pena la ripetizione del procedimento che, se non riesce oltre un certo numero di volte, non molte tre o quattro, richiede la procedura in officina con, e qui cominciano le spese, la sostituzione dell’olio, anche se l’avete appena fatta, perché la rigenerazione comporta inevitabilmente, dato i quantitativi di gasolio in gioco, una diluizione dell’olio motore con conseguente aumento del livello e diminuzione delle capacità lubrificanti
Se avete un’auto che prescrive olio suo super-speciale dal costo stratosferico (vi lascio la gioia di scoprire Marche e costi del medesimo) avere cambi ravvicinati da 120 e passa € alla volta solo di olio, è peggio di un mutuo, anche perché la rigenerazione in officina NON è gratis.
Durante la rigenerazione da dietro la vostra auto un delizioso codazzo puzzolente indicherà il più delle volte che c’è una rigenerazione in corso, e se vi fermate sembrerà che l’auto vada in fiamme, visto personalmente, mentre il proprietario, ormai rassegnato, cercherà di dire, con nonchalance, che è tutto regolare. Tra le altre cose i residui di combustione che rimangono nel filtro, sia esso Fap che Dpf, alla lunga finiscono per intasare il filtro, che deve essere sostituito Per carità cristiana stendo un pietoso velo sui problemi dovuti alle sonde di pressione e alla elettronica. Mi direte che non capitano a tutte le auto. Vero.
Ma se non avete la possibilità di rigenerare regolarmente non illudetevi, l’officina vi aspetta.
Tuttavia, in natura nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma: il PM10 diventa PM2.5 o peggio PM1. Il che significa che il particolato tutt’altro che igienico del tipo Pm10 invece di fermarsi abbastanza in alto nei polmoni, ed essere buttato fuori con un colpo di tosse, diventando PM1 potrà tranquillamente arrivare fino in fondo ai vostri polmoni, e lì rimanere.
Però l’ambiente è salvo! A chiacchiere, perché i 100 gr. di Pm 1-2, derivanti dalla rigenerazione di 100 gr di Pm10, sono molto più dannosi, tuttavia hanno un pregio enorme, non vengono rilevati dalle centraline antinquinamento.